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Le Ciocche Di CapaRezza

Pomino e i frescobaldi,700anni di storia nella viticoltura

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galaxy1995
icon11  view post Posted on 15/1/2009, 20:15     +1   -1





POMINO E I FRESCOBALDI, 700 ANNI DI STORIA NELLA VITICOLTURA
Marchesi de' Frescobaldi, un nome sinonimo di garanzia e tradizione nel settore vitivinicolo internazionale. Settecento anni di storia in cantina, mica bruscolini... Del resto, siamo al cospetto di una delle casate più antiche d'Italia e sicuramente la più antica enologicamente parlando, dato che la sua produzione, iniziata addirittura nel 1300, rappresenta oggi una delle più importanti a livello internazionale, grazie alla continuità di crescita e alla capacità di innovazione, pur nel rispetto sempre di un patrimonio storico di gran spolvero .

Il nome Frescobaldi peraltro, non evoca solo vino, ma una lunga tradizione nelle arti, nella cultura e nella storia italiana. I Frescobaldi vantano tra i loro antenati poeti, esploratori, musicisti, banchieri e politici. Tuttavia, l'impegno nella viticoltura rappresenta da sempre un aspetto molto importante della storia familiare. Ormai da 30 generazioni - precisamente dal XIV secolo - questo casato produce vino in Toscana nelle sue varie tenute, ma sono del XIX secolo le annessioni delle proprietà dell'altra grande e nobile famiglia aristocratica fiorentina, quella degli Albizi, che hanno fatto fare il gran balzo a questo brand.

Lamberto Frescobaldi e suo figlio Vittorio - attuale Presidente - dal dopoguerra in poi, hanno dato impulso alla modernizzazione, all'organizzazione e alla coltivazione nelle varie tenute, in particolare al Castello di Pomino, dove siamo stati ospiti di Tiziana Frescobaldi, eccelsa padrona di casa e responsabile comunicazione dell'azienda di famiglia.

Dopo un affascinante tragitto verso i primi contrafforti dell'Appennino, siamo arrivati al Castello, sul medio versante della Val di Sieve, a circa 40 chilometri a nord-est da Firenze. La tenuta è una realtà ambientale e produttiva unica in Toscana, con uno specifico microcosmo climatico che rende possibile il perfetto equilibrio tra vigneti e boschi d'alto fusto.

Con oltre 1400 ettari di terreno, in gran parte sabbioso, ad un'altitudine compresa tra i 400 e i 750 metri di altezza, il Castello di Pomino si presente a noi elegante ed austero con i suoi 500 anni ben portati. Fu l'architetto fiorentino Gherardo Silvani a costruirlo nel XVI secolo e recentemente è stato oggetto di accurati restauri. Sull'ampio loggiato veniamo attratti, sulla sinistra, da una deliziosa cappellina consacrata nel '600 ed affrescata da Filippo Tarchiani, ma ben presto giunge il momento di entrare nel vivo...

Sotto la guida esaustiva e precisa di Tiziana Frescobaldi e dell'enologa Francesca Pratesi, entriamo nel cuore pulsante del Castello di Pomino: le cantine, per vedere con i nostri occhi, nel periodo di vendemmia, come nasce e cresce la produzione vinicola di uno dei più piccoli D.o.c. d'Italia.

Le cantine ottocentesche, disposte su tre piani, sono il frutto di un progetto architettonico all'avanguardia che sfruttava la gravità facendo passare il vino da un piano all'altro "per caduta". Al piano terreno ecco, come tanti soldatini in fila, i tini in legno di Slavonia; nell'affascinante sottosuolo a "tre navate", quasi un tempio del Dio Bacco, giacciono a riposare con il loro nettare per 18 mesi le barriques e al piano superiore ecco aprirsi davanti a noi la splendida vinsantaia, unica nel suo genere per fascino e tecnica, perchè a Pomino l'uva viene stesa su graticci in verticale in un ambiente asciutto e ben ventilato, con finestre sempre aperte.

Grazie alle caratteristiche ambientali e all'ottimale esposizione dei vigneti, a Pomino si producono davvero grandi vini: eleganti, di forte personalità, ricchi di aromi e profumi e caratterizzati da un'alta acidità. Qui si coltivano, oltre al Sangiovese, lo Chardonnay, il Pinot Nero, il Pinot Bianco, il Riesling, il Gewurztraminer e il Moscato. Due parole in più le merita il Pinot Nero, uno dei vitigni più difficili da coltivare che a Pomino trova quell'ambiente con una forte escursione termica, non comune a queste latitudini e che contribuisce a creare nettari fini ed eleganti.

Ecco le firme della casa: il Pomino Benefizio, il Pomino Rosso Casafonte e il Pomino Rosso. Dal Benefizio, il più "alto" di tutta la tenuta, nasce l'omonimo Cru che - piccola curiosità - è stato il primo vino bianco in Italia ad essere vinificato in barrique nel 1979. Casafonte è invece un raro e caratteriale Pinot, esempio di nero toscano dalla forte personalità solo da provare. Che dire poi dei rassicuranti "classici", tutti inimitabili ed inconfondibili anche per l'elegante ed originale veste con cui si presentano.

Per una visita su appuntamento alla tenuta, rivolgersi alla signora Nicoletta Piccini, telefonando alla sede marchesi de'Frescobaldi al tel. 055 2714
 
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